Poesia “Mamma” di Franco Valente
Mamma
Accanto al tuo letto, la notte infinita,
veglio sul tuo sonno, anima bella.
Nel bianco asettico, prigioniera sei del sonno profondo,
in questo silenzio che si fa secondo.
Il cuore nel petto un macigno di ghiaccio,
un urlo muto che sale al cielo.
Ti bacio la fronte, ti stringo forte la mano,
ma qui il dolore è un ospite piano.
Altre sofferenze in quest’aria sospesa,
occhi smarriti, un’invocazione muta, disperata ascende.
Non posso turbare quest’attesa dolente,
il mio strazio lo tengo, segreto e cocente.
Osservo il tuo viso, i tratti distesi,
gli occhi chiusi, ai miei sguardi sospesi.
Ricordi affiorano, dolci carezze,
le tue parole sagge, le tue dolcezze.
Un nodo alla gola, le lacrime amare,
bruciano gli occhi, non possono calare.
Devo restare forte, per te, fino all’istante,
quando la tua luce si farà distante.
Un sussurro leggero, un tremito lieve,
“Mamma, Mamma!”,
una lacrima corre lungo il tuo viso.
Ti sento partire, il mio cuore è diviso.
Ma il silenzio imposto, crudele e severo,
mi costringe a un addio muto e sincero.
Mamma, mio faro, nel buio imminente,
porto nel cuore il tuo amore potente.
L’alba tinge il cielo di rosa,
il tuo respiro tace e il tuo corpo riposa.
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