Il mio rivolo di Fiume

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Mi Batte forte il cuore,
in me sensazione di una cascata marmorea,
come acqua fresca che mi pervade il corpo,
una bellissima visione agli occhi miei pieni di ricordi,
e la mente gioca a immaginare scenari autunnali,
a volte misti a estati fatte di mari incontaminati.

Quanto bello il mondo deve essere per chi ha la possibilità di viaggiare.

Allora lo faccio con la mente, viaggerò
non sarà la stessa cosa ma viaggio lo stesso,
ne faccio introspezione dell’anima,
ne riporto a voi le somme
in quattro righe di scritti empatici.

“Poetar me cosi dolce in questo mar….”

La vita è breve,
troppo troppo,
e non si deve solo vivere per lavorare,
o anche solo lavorare per vivere,
bisogna Vivere punto.

Vedo il lavoro come una condizione di schiavitu’,
certe volte non sempre però,
come in questo momento,
cogliendone solo i lati negativi.

Allora se di lavoro bisogna impegnarsi che sia almeno equo,
che mi dia almeno la possibilità di vivere quei posti quei momenti.

Che mi sia di insegnamento sempre la maturità ricevuta,
fatti di sacrifici, di lotta e speranze,
e di donazione del mio essere in modo sincero,
verso tutti coloro che amo,
a mio Figlio a mia Moglie,
e a chi nel cor ho riservato un riparo,

Il mondo egli stesso cosi immenso ma a noi cosi breve….

E come riccio caduto da un ripiano a me troppo alto,
mi richiudo e sbattendo le porte dell’attico immaginario,
salto e volo fra dolci immagini di primavere e campi di grano.

Cosi so vivere in semplicità. Ti@er