Personale

43 Soffi di Vita DeltaFoX

Penso sia giusto ricordarci di noi, anime pensatrici e dotte.
Non voglio tediare nessuno, ne ripercorrere sentieri passati.

Sento certezze,
e ripercorro con la calma di chi ha preso visione umana della vita,
i  momenti di una lunga sofferenza socchiusa nei dubbi.,
impazzite decisioni come curve ellittiche in un piano cartesiano.

Oscillo, cado e mi rialzo
indicibili azioni ricorrenti di un vissuto
che ormai si destreggia solo nel formare nuove idee.

Resto qui muto e in completa armonia con il mio cuore
che non riesce e mai riuscirà a esternare amore,
quello che coltivo nelle serre pulite del mio vivere.

Tediare, ricordare, e riscriversi per poi reiventarsi.

Quanti verbi recidono un dramma da palcoscenico,
ne avesse fatta certamente una commedia il grande Eduardo,
ne avesse reso mimica facciale il grande Toto’.

Ma qui sono a scrivere di Noi caro Delta,
tu con i silenzi tuoi io con le esternazioni mie.

Ti direi di Te che chi più sa più soffre,
e ti direi di me che chi più reagisce più esorcizza pensieri.

Resto a volte sconcertato da come la natura insegni e pretenda rigore,
semmai ci fosse ilarità in quanto scritto,
dovrei prendere carta e penna e dire finiscila sciocco uomo…

Ma torniamo a questi 43 dotti anni, dimmi e fattibile definirli dotti?

Non so bene cosa scriverti Paolo, forse tergiverso un sentimento conosciuto,

socchiudo dolorosamente un bene innaturale verso chi tanto porto nel mio cuore.

Si vive come si deve cercando di regalarsi al Mondo,
ebbene questi sono versi regalati a Te,
che sei un Re,
scusami per la rima cercata che forse é prestata a far ridere tanti,
…ma non me.

Ti Guardo e non vedo un pescatore di Idee bensi un fermo uomo,
risoluto che cerca di far combaciare idee e vita reale.

Questo sembra essere una prerogativa dei folli sognatori,
di coloro che forse la vita dovrebbero insegnarla…

Io ti leggo come si fa con un buon libro,
e fantastico a immaginarmi in isolate praterie del Montana.

Ho dato alla vita in ugual modo come essa ha preteso la mia,
o come tu hai preteso la tua,
e forse io ho solo appreso il silenzio che la morte incute,
prima di passare a insegnamenti di vita vissuta sul campo,,

sarà cosi?

Ho riempito questi miei scritti di tante accozzaglie di pensieri,
che sicuramente ti starai chiedendo cosa volessi esternare…

Nulla Paolo, solo prendermi 5 minuti di completo intelletto nel pensarti accanto me,
mentre ti scrivo e dirti Auguri.

Sono troppo retrogrado per andare oltre e forse meglio cosi che poi si finisce per essere vulnerabili,
si finisce per dare informazioni a chi informazioni non sa gestirle.

Ai nostri 43 insomma!!!

Alla vita al tuo essere e a quanto visto e vissuto,
con fermo pensiero che se il mare è in quiete abbandono,
esso mi rende fortunato saperlo,
perché li dove c’è  la tempesta,
solo allora io mi saprò solo,
ma essa mi troverà pronto come anni fa…

Ciao Campione,
Tuo fratello che tanto ti ammira senza se e senza ma….

G.R.R.

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