Trovarsi seduto ad un tavolo….
Voglia di tenerezza….
Tremare per quello che provo, e amare la vita allo stesso tempo…… mi fa paura…
Cercare una luce in una stanza semi chiusa…. di una casa antica…
Trascinarsi nei giorni e perdersi in essi senza un senso logico….
Cercare di inventarsi un futuro… di credere di non vivere così senza metà…
Giorni e giorni che volano via …..
Soliti problemi legati al dito….
Pochi risolti…
E tanti ancora lì…
Non per apatia…
Ne per mancanza di volontà…
Ma per un semplice errore di valutazione….
Quella valutazione di me, della vita stessa, cui credevo potesse aiutarmi a capire….
Trovarsi seduto ad un tavolo….
E ricominciare ad analizzarsi nuovamente….
E cercare di capire quali errori abbia commesso….
E cercare soluzioni immaginarie….
Intanto il tempo passa….
Inesorabili i minuti trascorsi…..
Quelli che ti sarebbero bastati per concludere che una via di uscita non vi è mai….
“Apro una porta da me tanto agognata, e invece del sole.. ritrovo solo porte e porte cui sono destinato sempre a cercare di aprirle….”
Che paragone….. è mai questo….
La verità e che sono un uomo che trascina con se sentimenti profondi….
Oscuri per tanti…..
Chiudersi nel proprio bocciolo di rosa per troppa malvagità che mi si presenta….
E fare il duro per non restare indietro….
E odiare ciò…
Odiare questa mia vita che tempo non dà per i sentimenti….
Non riuscire ad avere tempo per ammaliare il mio cuore….
Non avere tempo la sera di osservare un cielo stellato…
Non trovare persona alcuna con cui scambiare tenerezza…. Passioni, immagini e profumi di questa Terra che ci ospita e a cui tanto dobbiamo….
Trovarsi seduto ad un tavolo…
E chiedersi…… perché ci si senta come un pesce fuor d’acqua….
Accanto a me una penna lì immobile….
Custode di tanti miei pensieri acerbi che di tanto in tanto come ora maturano….
E fanno felice me solo….
Paura….
Questo solo ho…
E nessuno a cui spiegare il perché … Giovanni Rito Russo