Montesarchio, 01/05/2004 ore 22:15

Amara Realtà

Si alza il vento,
sbatte fogli di carta fra le vie scure di questo paese mio...

La giubba lunga mi copre il collo...
ascolto nell'aria polverosa episodi...

momenti miei, che si perdono
e vanno via...

Un cuscino che sorveglia l'esser me stesso...
e io rannicchiato fra due colonne per non tremar...

Poi ritorno,
e ripongo questi fogli sbiaditi nella tasca,
mi incammino e niente che mi avvolga,

la sigaretta velocemente si consuma,
fumata dal vento che sconvolge i capelli miei...

Chi sarà?
Che farò?

Ogni cosa al suo posto e io vagabondo...

il mio spazio su questa terra, calpestato
e tenacemente legato a questo cuore...

Le mani chiedono riparo,
io fingo di non ascoltarle...

ho altro a cui pensare...
scrivere,
sognare e immaginare quel mondo mio tanto caro...

Suonano due campane,
mi fermo ad un angolo di vita,

e il buio nasconde me, mentre due persone...
gioiose del giorno passato...

fanno ritorno al loro mondo,
brilli di vino...

io nella penombra,
li osservo,
e penso a me...

Quanto ancora dovrò soffrire...

Ne varrà mai la pena?

Stringo a me forte il fagotto di esperienza,
e mi accingo a tornare,

tornare nella cupa stanza,
stanotte anch'essa più vuota del solito...

lì ogni notte un grillo canta per me...

apro la porta,
ed ecco venirmi incontro i fantasmi di persone che furono...

allungo la mano al mio cane...
eccolo lì...

io e lui
in questa notte che Dio ha inaugurato per me...

Notte tiger, notte schumy....

Giovanni Rito Russo.