A quanti di voi mi hanno amato 01/febbraio/2001

In questo preciso istante una voce si è innalzata da dentro me e mi ha spronato di nuovo a scrivere. Scrivere quanto di bello mi viene spontaneo dirvi.
La gioia più grande per me e sapere di valere tanto, o poco, non importa per me, ma sapere di valere questo è bello.

sapete……


E’ difficile svuotarsi nuovamente perché dopo mi ritrovo vuoto dentro, con la malinconia di colui a cui ormai non gli rimane più niente da fare.
Sa di amaro questa mia vita, anzi questa giornata in particolar modo, amaro nel constatare quanto sia difficile poter vivere con quei ricordi a me cari, ricordi di una giornata di sole che oggi non c’è stata, ricordi di un amore cui oggi non ho potuto vedere, l’armonia di una famiglia che oggi non ho.
Tanti pensieri ora stanno stravolgendo il mio animo e non riesco a focalizzare il vero contenuto di questa mia lettera e forse perché e una moltitudine di cose che so di non poter avere, cose semplici intendo, ma che comunque, per me, anche quelle irraggiungibili, e quindi quando ne hai una a tiro ti sembra di stare in paradiso. Vivo per queste piccole cose, genuine e semplici ma di un grande valore umano.
A volte mi chiedo perché provo amarezza e gioia in questo modo, un modo che certamente non riuscirei mai a farvi capire ne per iscritto ne tanto meno a voce, se è possibile ,forse, credo che standomi a contatto qualcosa traspare forse….?, comunque , niente, finisce qui questa mia lettera con un abbraccio a tutti coloro che mi hanno amato e continuano a farlo solo perché lo sentono dentro ed è bello sapere che ci siete. Grazie.

Giovanni Rito Russo.